Comunicato Stampa del 29/07/2014
La Ghiandola Pineale fra scienza e spirito
La ghiandola pineale o EPIFISI è una delle sette ghiandole endocrine.
Delle dimensioni di un pisello, nei vertebrati si trova vicino al centro del cervello, tra i due emisferi, nella parte più protetta del corpo.

Per Cartesio è il punto dove la mente e il corpo si incontrano, la "sede dell'anima". Per i buddisti costituisce il "terzo occhio" che, se aperto, penetra "nella dimora delle cose ineffabili".
Le culture del passato associavano quella che noi oggi chiamiamo epifisi ad un organo preposto alla maggiore chiarezza mentale ed alla visione interiore.

Dopo decenni di profonda ignoranza in merito le neuroscienze (psiconeuroendocrinoimmunologia, PNEI) hanno smesso di trattare la ghiandola pineale alla stregua di una inutile appendice del cervello.
Il "vaso di Pandora" di questa incredibile ghiandola endocrina, che riceve il più abbondante flusso sanguigno di qualsiasi altra ghiandola nel corpo, è stato finalmente aperto.

Il sistema endocrino, nervoso e immunitario sono uniti, e la pineale è il centro integrativo di tutto il sistema, il ponte fra corpo vivente e ritmi energetici universali.

E' la ghiandola dalla quale viene secreta la MELATONINA, ormone con molte proprietà: regola i ritmi biologici (sonno-veglia), controlla lo sviluppo sessuale (con lo sviluppo puberale si riduce la sua produzione), stimola il sistema immunitario.
Produce anche altri ormoni, dei quali uno anti-tumorale, e la loro produzione non è casuale, ma regolata in base ai cicli del giorno e della notte. Il corpo cambia nell'arco delle 24 ore.

Ci sono tre caratteristiche curiose della pineale: è l'unica parte del cervello a non essere doppia; è molto vascolarizzata; produce una "sabbiolina" a base di idrossiapatite e alluminio che con il tempo sedimenta al suo interno.

Poiché tende a calcificarsi, si pensò che questa ghiandola non fosse più utile nella specie umana, un residuo delle precedenti specie biologiche, perché un tempo era un occhio fisico esterno. Al mondo c'è ancora una iguana delle Galapagos che ha questo occhio posteriore.
Le calcificazioni non sono un segno di esaurimento della sua funzione ma all'opposto questi precipitati di sali di calcio appaiono come cristalli in grado di percepire la condizione magnetica.
E' stato dimostrato che la ghiandola pineale è sensibile a tutti i tipi di campi magnetici, incluso quelli delle tempeste solari ed è anche estremamente sensibile alla calcificazione dei tessuti, soprattutto se esposta al fluoro.

La pineale si configura come la struttura del nostro corpo in grado di differenziare i ritmi universali particolari, il ritmo della luce e delle tenebre. L'occhio fisico VEDE la luce ed è una informazione razionale al nostro corpo. La luce e il buio recepiti dalla pineale invece le consentono di modulare il nostro corpo in funzione di ciò che serve.
il primo atto dello stato di salute è la differenziazione tra luce e tenebra e la malattia è lo sganciarsi dai ritmi universali, la scomparsa del ritmo luce-buio.

E' attivata da tecniche meditative (è sufficiente chiudere gli occhi e fare un respiro profondo, per meditazione si intende qualsiasi attività che distoglie da iperattività: gioco, passeggiata, yoga) e da eccitazione sessuale. Gli effetti neuropsichici degli ormoni, compresa la melatonina, consentono una amplificazione della percezione del piacere.

fonti:
http://www.dionidream.com/viaggio-alla-scoperta-della-ghiandola-pineale/
https://www.youtube.com/watch?v=NLHGtxoWlwo